Cine e India dove hanno acquistato 26.000 tonnellate di oro?
Cari amici, una notizia di particolare importanza di CIna e India è passata come al solito in sordina. Chi invece naviga regolarmente tra i tanti siti di informazione economica, ha potuto trovare abbondanti indicazioni.
Quello che rimane tuttavia sbalorditivo, visto la portata, è il silenzio dell’informazione generalista e popolare. Zero assoluto.
Andando al nocciolo della questione e per loro diretta ammissione, sembra che Cina e India abbiano in sostanza acquistato 26.000 tonnellate di lingotti d’oro tra il 2008 ed il 2018.
Si, avete capito bene! 26.000 tonnellate di oro.
Per approfondire i dettagli dell’argomento vi suggerisco, ad esempio, Wall street italia e Intermarket&more. Ma come è possibile questo iperbolico acquisto se 26.000 tonnellate sono poco meno dell’intera quantità di oro estratto dalle miniere mondiali negli ultimi 10 anni? Questa è la domanda che tutti si sono posti. Soprattutto dopo le precisazioni del World Gold Council sulle quantità estratte ed i lingotti prodotti.
… ma non solo.
Non si deve infatti dimenticare i consumi dell’industria orafa mondiale, che pesa per il 10% dell’oro estratto. Oppure i consumi per gli usi industriali che incidono per un ulteriore 10%.
Su questi dati si potrebbe proseguire ma come potete già immaginare, i conti non tornano. Non solo al sottoscritto ma anche a tutti gli operatori di settore ed economisti mondiali.
Alla luce di queste riflessioni, il primo pensiero che tutti hanno conseguentemente fatto è che Cina e India non possono aver comprato tutte quelle tonnellate di oro in forma legale.
Ma come hanno fatto allora?
Banche centrali ed i mercati non “tradizionali” per Cina e India.
Tanti di voi sanno che la quantità di oro acquistata in questi periodi dalle banche centrali ha raggiunto il picco dal 1967. Inoltre, l’anno scorso la domanda mondiale del metallo è cresciuta del 4%, secondo quanto riportato dal solito World Gold Council.
Il mondo ha consumato quindi ben 4.345,1 tonnellate di oro nel 2018, in aumento dalle 4.159,9 tonnellate dell’anno precedente, secondo l’ultimo report trimestrale pubblicato da WGC.
Ad alimentare la domanda per l’oro sono state le banche centrali, che hanno accumulato 651,5 tonnellate. Si parla del 74% in più rispetto al 2017. Paesi come Cina e India, Polonia, Russia, Turchia e Kazakistan, sono le realtà che hanno incrementato le riserve auree in maniera più significativa.
Anche io ho segnalato a più riprese poderosi acquisti di oro delle banche centrali nei miei precedenti articoli ed aggiungo oggi anche l’Iran.
Come è quindi possibile che Cina e India abbiano comprato sul libero mercato ufficiale tutte queste tonnellate di oro?
Silenzio assoluto.
Nessuna spiegazione e nessuna domanda da parte delle autorità di vigilanza, nazionali o internazionali ha cercato di porre chiarezza all’argomento reso pubblico da Cina e India.
L’unica spiegazione logica che oggi circola, è che quindi quell’oro non sia stato acquistato sul mercato ufficiale, bensì sul famigerato ed oscuro “mercato nero” delle riserve auree.
Quel mercato in cui i lingotti sovrani in custodia fiduciaria nei depositi di Londra e New York vengono venduti o prestati sottobanco spesso all’insaputa dei legittimi proprietari. Questa una delle ipotesi più accreditate.
Capito quindi l’oscurità e pericolosità di questo scenario? Vi state allora domandando perché il prezzo dell’oro continua a rimane così appetibile, nonostante le tensioni economiche e socio-politiche mondiali?
Beh… cari amici, come diceva un vecchio adagio di un famoso politico italiano: “Pensare male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca”.
È evidente che qualcuno vuole un prezzo dell’oro basso.
Se in tanti articoli precedenti ho evidenziato i numerosi furbetti del settore o le denunce in materia di realtà come Striscia la Notizia, oggi devo aggiungere anche le “macchinazioni” di un livello superiore, meglio organizzato.
Significa quindi che si stanno usando “tecniche sottobanco incerte” per comprare oro e tenere il prezzo basso artificiosamente affinché le banche centrali possano fare incetta di oro fisico a buon prezzo, forse a scapito di altre.
Naturalmente fino all’arrivo delle ricoperture e sempre nella speranza che arrivino prima o poi, perché l’oro in definitiva non è mai stato ufficialmente negoziato.
Ecco il vero problema nella sua forma più elementare.
…e se qualcuno ne reclamasse il possesso o pretendesse spiegazioni o calcoli approfonditi sulla vera dimensione delle riserve auree nazionali?
L’argomento è quindi estremamente complicato e a mio avviso, senza scomodare le tante supposizioni complottistiche, ha quindi le vere dimensioni di un’enorme bomba atomica.
Che cosa fare allora?
Questa è la domanda che gli attenti lettori di notizie economiche, come quelle di Cina e India, mi hanno posto in questi ultimi periodi.
Che cosa fare?
Capire esattamente cosa sta per arrivare, quali ipotetici accordi sottobanco si stanno concludendo o quali strategie le banche centrali stanno adottando per i tanti timori, nessun “normale” cittadino può intuirlo.
Ciò nonostante, la prima cosa che sugggerisco anche in questi casi è di approfondire gli argomenti, in modo da raggiungere un buon livello di consapevolezza e di conoscenza personale. A partire dalle dichiarazioni di Cina e India.
Come seconda cosa, continuo a consigliare di iniziare o di continuare ad incrementare il proprio patrimonio in oro fisico. Se non altro, per il considerevole aumento che l’oro ha comunque avuto in questi ultimi venti anni e per il futuro certo che avrà.
In questi ultimi mesi si sono infatti già registrate buone performances dell’oro fisico, come felicemente confermato dai miei tanti clienti che hanno ascoltato le mie esortazioni.
L’oro è sempre stato una certezza e sembra addirittura che i governi siano concordi nel ritorno del Gold Standard, dopo il suo declino nel 1971 a causa dell’arrivo della Flat Money.
Quindi la miglior cosa allo stato attuale è investire in lingotti d’oro.
Non solo per una probabilissima ascesa del prezzo dell’oro, come avete capito, ma anche per il rischio di una nuova devastante crisi finanziaria, prospettata ed attesa dai più importanti investitori mondiali ancora lo scorso anno.

Sono un operatore professionale iscritto all’albo Banca d’Italia.
Vendere gioielli o oggetti d’oro, come acquistare lingotti oro puro, sono tutte operazioni da svolgere esclusivamente in presenza di fiducia e garanzie. Sia nel caso il soggetto risulti essere un privato oppure sia un’azienda. In questo settore ci sono purtroppo tanti furbetti come ho precisato in tanti articoli disponibili nella mia area informativa.
Ricordo che oltre essere uno dei pochi operatori professionali italiani iscritti all’UIC Banca d’Italia n° 5008404, sono anche da 40 anni il punto di riferimento di centinaia di clienti che vogliono acquistare o vendere oro e argento puro.
Per ragioni di investimento, per fare un regalo di valore o per motivi riconducibili alla loro attività.
Chi è già mio cliente sa inoltre che, al di là delle garanzie e della tecnologia per valutare l’oro, il mio successo si basa anche sulla capacità di informare, trovare le condizioni migliori e suggerire i momenti propizi per acquistare o vendere oro e argento.
Un’informazione ed una garanzia così completa che si accompagna, ad esempio, anche con un video che registra tutte le operazioni quando compro oro spedito da tutta Italia.
Nella mia attività tutto è chiaro e trasparente. In quest’area puoi capire infatti la mia quotazione dell’oro al grammo in caso di acquisto, mentre in questa area puoi trovare il prezzo dell’oro in vendita.
Contattami senza impegno per capire cosa posso fare per te.
Tutti i miei clienti sparsi per tutta l’Italia sanno quanto sia disponibile a fornire informazioni, suggerimenti e le migliori condizioni per vendere o acquistare oro e argento.
Le aziende ed i professionisti mi contattano per vendere l’oro o l’argento frutto dei loro scarti di produzione, ma anche per i premi di produzione, i privati per creare il patrimonio del loro futuro.
tel. 0434 208602
Franco Padovan
Operatore Professionale Autorizzazione
UIC Banca d’Italia n° 5008404
ZetaGold srl Piazzetta Domenicani n. 5 – 33170 Pordenone
tel. e fax: +39 0434 208602
info@francopadovan.com
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A tal proposito ricordo che oltre essere uno dei pochi operatori professionali italiani iscritti all’UIC Banca d’Italia n° 5008404, sono anche da 40 anni il punto di riferimento di centinaia di clienti che vogliono trattare oro e argento puro. Per ragioni di investimento, regalo o motivi riconducibili alla loro attività.
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